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23 Maggio 2024Porre fine alla guerra è possibile solo diffondendo una cultura della pace. E in tempi bui quali quelli che stiamo vivendo, diventa sempre più stringente dare il proprio contributo per sovvertire le logiche che stanno attanagliando il mondo e regalare luce al futuro. Così i Lions diventano ambasciatori di pace in tempo di guerra, attraverso la cultura e l’informazione. Guerra e Pace è il service, di stringente attualità, che il Lions Club Potenza Pretoria sta portando avanti quest’anno, sensibilizzando non solo i soci ma soprattutto i giovani.
“Mai un tema è stato così attuale – ha spiegato la presidente del Lions Club Potenza Pretoria, Maria De Luca Picione -, quindi cerchiamo di sensibilizzare tutti i soci ma soprattutto le scuole, perché i ragazzi sono il nostro futuro”. E proprio con quest’intento i Lions si sono aperti alla città dal palco dell’auditorium Futura, in un evento accolto con piacere dal direttore della Fondazione Potenza Futura, Federica D’Andrea. “Ancora una volta – ha spiegato Federica D’Andrea – l’auditorium è un contenitore per seminare dei messaggi importanti, siamo in un periodo in cui i venti di guerra continuano a spirare, da qualche tempo anche in Europa, e crediamo che sia fondamentale lanciare dei messaggi che vanno in altra direzione e che ci portino anche delle testimonianze; questa sera lo faremo allineandoci con i Lions che sono ambasciatori di pace, in un messaggio che deve diffondersi in tutto il mondo e deve partire dalle nostre piccole comunità”.
Diversi i contributi e le testimonianze che si sono susseguiti sotto la coordinazione della professoressa Patrizia Baccari, cerimoniere Lions Club Potenza Pretoria, per sensibilizzare affinché la pace diventi un comportamento radicato nella società. “Dobbiamo fare in modo che la pace possa essere tradotta in fatti quotidiani – ha spiegato Luciana Gallo, docente e scrittrice – e da questo punto di vista la scuola ha un ruolo fondamentale. Un detto camerunense – ha concluso – diceva che la pace non è una parola, è un comportamento”. In quest’ottica diventa fondamentale anche raccontare la storia di chi ha vissuto la tragedia della guerra. L’avvocato Antonio Romano, socio Lions Pretoria e Responsabile del Service Guerra e Pace, rispolverando vecchi ricordi, ha raccontato la storia del padre, focalizzandosi su cosa abbia significato per lui combattere e vivere la tragedia della guerra in prima persona, tra brutture, sacrifici, fame e sete. Così come diventa fondamentale affrontare il tema da una prospettiva storica, parlando di come si arriva ai conflitti, e soprattutto di come evitarlo. “Il problema della guerra oggi deriva dal fatto che sono state fatte determinate scelte che non erano inevitabili – ha detto don Gerardo Lasalvia, direttore archivio biblioteca Diocesi Potenza -. Ci sono sempre possibilità di grande margine e parlarne è importante”.