Ha incantato l’intera Città Eterna l’omaggio del maestro lucano Pasquale Menchise a Giacomo Puccini, in occasione del centenario della sua scomparsa. Le sue più grandi composizioni sono risuonate in uno dei siti archeologici più importanti del mondo, il Tempio di Venere e Roma, integrando musica e arte in un’esperienza unica con il Colosseo sullo sfondo, nel concerto conclusivo del festival ‘Venere in musica’, “Puccini 100 e dintorni”. Un evento gratuito ideato dall’Associazione Orchestra da Camera Lucana, con l’approvazione del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane. Tra i main sponsor la Fondazione Potenza Futura e il Gruppo Macchia, da subito orgogliosi di sostenere l’esibizione che ha dato modo agli oltre 800 spettatori presenti nei Fori Imperiali di farsi travolgere dal potere gentile della musica, puntando su quello che in un’era di eccesso di parole è un verbo troppo spesso dimenticato: ascoltare. Il loro cammino nella promozione della Basilicata e dei talenti di cui si pregia continua e si arricchisce sempre più. Dalla Bohème, alla Tosca, passando per Gianni Schicchi, fino a Suor Angelica e Turandot, in un crescendo cronologico che ha consentito di immergersi nelle fasi della scrittura pucciniana e di celebrare il genio del compositore italiano conosciuto in tutto il mondo. Un’esibizione composta in due parti, la prima dedicata a Puccini, con cinque attori che hanno introdotto i brani, con la partecipazione di due interpreti di fama internazionale come Maria Grazia Schiavo e il tenore Marcelo Alvarez. La seconda invece più pop, con le Incanto Quartet, che ha dimostrato come la musica di Puccini sia riuscita ad influenzare anche stili più moderni, in una notte magica che ha avvicinato alla bellezza della musica classica riuscendo ad unire la grande opera di Puccini alla bellezza senza tempo di una cornice unica al mondo.