Una mattinata speciale all’Ospedale San Carlo di Potenza per regalare alle mamme dei reparti una copia del libro “Il Piccolo Principe”. La Fondazione Potenza Futura con il Tribunale per i Diritti del Malato ha voluto organizzare e rendere possibile questa bellissima iniziativa nella convinzione che condividere la bellezza dei libri e delle parole è un gesto che può rendere più leggeri i momenti difficili.
Su ogni libro, inoltre, è stata incisa una dedica dalle mamme alle altre mamme. “Per celebrare tutte le mamme come donne nel rispetto della femminilità e procreatrici a difesa della vita” ha dichiarato Federica D’Andrea direttore culturale della Fondazione Potenza Futura. “Allo stesso modo con questo gesto sosteniamo quelle mamme che ogni giorno combattono a sostegno della vita dei propri figli, nel percorso di quella che è la malattia, la psiche e la difficoltà delle cure – ha aggiunto D’Andrea-. Con questo semplice dono vogliamo sostenere le mamme in ogni percorso e lasciare un ricordo indelebile di poesia, una distrazione, un attimo in cui immergersi in un modo diverso e possa essere un incoraggiamento ad affrontare tutte le vicissitudini che la vita ci pone ma che assolutamente vanno affrontate”.
“La scelta di donare “Il Piccolo Principe” non è casuale: ogni pagina ci ricorda l’importanza dell’amore, dell’amicizia e della meraviglia del mondo che ci circonda, viste attraverso gli occhi di un bambino. La Fondazione Potenza Futura condivide infatti il desiderio di coltivare questi valori nelle nuove generazioni, guidandole con tenerezza e saggezza. Siamo convinti che un piccolo gesto può fare la differenza nel percorso di cura di chi si trova in ospedale. Continueremo a portare un po’ di magia e di conforto attraverso la lettura” ha concluso il direttore della Fondazione Potenza Futura.
Alla donazione era presente anche il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera che nel ringraziare la Fondazione per la generosità e la sensibilità dimostrata, ha sottolineato l’importanza di gesti di questo tipo come quale strumento molto efficace per rafforzare la serenità del bambino che vive, degente in ospedale, in un ambiente diverso da quello familiare e lontano dagli affetti più cari.